|   Sezione Tecnica Copertura e 
						Ventilazione   La nostra azienda predilige 
						prevalentemente le coperture in legno di Pino o Abete in 
						lamellare; il perchè è semplice: Il legno lamellare viene generato da 
						un prodotto naturale. Questo prodotto infatti si 
						presenta con una serie di caratteristiche tecniche e 
						strutturali in grado di soddisfare le geometrie più 
						ardite quanto inaspettate Leggero, perché il 
						suo peso specifico è inferiore ai 500 chilogrammi al 
						metro cubo, contro, ad esempio, i 2.000-2.500 del 
						cemento armato e i 7.800 dell’acciaio. Resistente, perché l’efficienza 
						prestazionale del legno lamellare ai fini strutturali ha 
						qualità simili a quelle dell’acciaio.
 L’efficienza prestazionale può essere definita come il 
						rapporto tra il modulo di elasticità E e un parametro di 
						resistenza f (es. resistenza a compressione).
 Affidabile, perché l’intero processo 
						produttivo segue una prassi normata e continuamente 
						monitorata. Il risultato finale è un prodotto dalle 
						prestazioni definite e certificate.
 Innovativo, perché le tecniche di 
						progettazione, lavorazione, assemblaggio e giunzione 
						sono in continua evoluzione e offrono sempre nuove 
						possibilità sia in termini di fattibilità che di 
						contenimento dei costi.
 Di aspetto gradevole, perché il 
						materiale viene selezionato anche sotto l’aspetto 
						estetico per essere presentato, in tutta la sua 
						naturalezza, compatto e privo di difetti.
 Curvabile, infatti, durante 
						l’incollaggio le lamelle possono essere curvate con un 
						raggio di curvatura minimo della trave che deve essere 
						pari ad almeno 200 volte lo spessore della lamella 
						stessa.
 Di facile lavorabilità, perché tanto in 
						stabilimento quanto in cantiere, può essere agevolmente 
						forato, tagliato, fresato e piallato.
 Assemblabile a secco: le connessioni 
						della struttura in legno lamellare si realizzano quasi 
						sempre a secco, migliorando affidabilità ed economicità 
						della posa in opera, oltre a garantire la pulizia 
						esecutiva e del cantiere.
 Materiale naturale e risorsa rinnovabile: 
						perché la coltivazione della materia prima aiuta il 
						nostro pianeta. Infatti, per uso industriale, il legname 
						viene sottoposto a segagione prima dell’invecchiamento e 
						sono proprio le piante giovani quelle che trasformano 
						più anidride carbonica in ossigeno.
 Basso contenuto di energia di produzione 
						perché, a confronto con materiali metallici, plastici o 
						cementizi, gli elementi strutturali in legno richiedono 
						poca energia primaria per essere prodotti (assumendo 
						come unità di misura le MJ/ton: il valore per le 
						strutture in legno è 1, per il cemento armato 4, per i 
						laterizi 6, per il vetro 24, per l’acciaio 60, per 
						l’alluminio 250, per il titanio 800 e per le fibre 
						composite 4.000).
 Biodegradabile e riciclabile: nel ciclo 
						completo di vita di una costruzione, lo smaltimento di 
						una struttura in legno costituisce un onere minore 
						rispetto ad altre tecnologie costruttive, se non 
						addirittura una risorsa, laddove è possibile 
						riutilizzarlo o riciclarlo in altre forme.
   L'’impiego del legno lamellare ha 
						profondamente mutato l'iimpatto estetico e l’immagine 
						sia dei grandi centri commerciali sia degli edifici 
						industriali. Il legno lamellare è entrato di diritto 
						anche nell’architettura commerciale e industriale, 
						rinnovando e valorizzando numerosi ambienti destinati ad 
						attività fra loro diversificate, ma accomunate dalla 
						ricerca di un nuovo equilibrio fra razionalità e stile. 
						La perfetta e gradevole integrazione fra il legno 
						lamellare e gli elementi prefabbricati in cemento, 
						permette di ottenere contrappunti estetici di notevole 
						impatto. Con le sue caratteristiche estetiche e 
						tecnico-applicative, il legno lamellare si è ormai 
						saldamente affermato nell’architettura dei grandi centri 
						commerciali e ipermercati, sempre più caratterizzati 
						dalla ricerca di un’armonia stilistica e di una 
						vivibilità che li proponga come “nuove piazze” per il 
						tempo libero    
						
						Ventilazione e isolamento 
							La ventilazione nelle copertura 
							inclinate è un elemento fondamentale  nella 
							loro progettazione.Scopo della ventilazione è:
 
								
								Ridurre il flusso di calore 
								entrante nel periodo estivo 
								Smaltire il vapore interno nel 
								periodo invernale 
								Asciugare eventuali 
								infiltrazioni d'acqua o condense che dovessero 
								essere presenti nel pacchetto 
								Aiutare la neve e il ghiaccio 
								sulla copertura a sciogliersi  L'efficacia della ventilazione in 
							una copertura ad elementi discontinui dipende 
							essenzialmente dalla portata e dalla velocità del 
							flusso d'aria e quindi dall'effetto camino che si 
							viene a creare nel sottotegola. Maggiore sarà il 
							flusso d'aria, maggiore sarà la capacità di 
							sottrarre calore e vapore al sottotegolaLO STRATO DI VENTILAZIONE
 Lo strato di ventilazione può essere posto tra il 
							manto di copertura (le tegole) e lo strato 
							immediatamento sottostante.
 Deve inoltre essere a contatto con l'ambiente 
							esterno, tramite le aperture di entrata (linea di 
							gronda) e di uscita (linea di colmo).
 Ovviamente perche' ci sia questo strato di 
							ventilazione l'aria non deve essere ostruita ne' in 
							entrata (malta in linea di gronda) ne' in uscita 
							(colmo cementato).
 Lo strato di ventilazione va previsto in fase di 
							progettazione.
 Dati rilevanti per il dimensionamento del canale di 
							ventilazione sono:
 IL CANALE DI VENTILAZIONEL'efficacia della ventilazione dipende dalla  
							velocità del flusso d'aria all'interno del 
							canale di ventilazione.
 La corrente d'aria infatti si muove:
 a) per differenza di pressione originata dal vento 
							tra le aperture di entrata e di uscita
 b) per differenza di temperatura dell'aria tra 
							interno ed esterno del canale di ventilazione
 
 DA SAPERE: PIU' IL TETTO E' INCLINATO, MAGGIORE 
							SARA' LA VELOCITA' DELL'ARIA!
 
							L'isolamento viene fatto per 
							contribuire alla resistenza termica globale della 
							copertura, ossia  offrire resistenza 
							all'attraversamento di calore in modo da ridurre le 
							dispersioni di energia. La corrente termica si muove 
							sempre nella direzione del gradiente di temperatura 
							ovvero dagli ambienti più caldi verso quelli più 
							freddi, con un'intensità proporzionale alla 
							differenza di temperatura e alle caratteristiche del 
							mezzo che attraversa.Ciò significa che ogni volta che in un'abitazione la 
							temperatura all'interno è di 20°C mentre all'esterno 
							è inferiore, l'aria calda tenderà a fuoriuscire se 
							non viene interposto uno strato isolante.
 Lo stesso fenomeno avviene in estate: se 
							consideriamo che la temperatura interna ideale possa 
							essere di 25°C, ogni volta che la temperatura 
							esterna è superiore il calore tende a penetrare se 
							non viene interposto uno strato isolante.
 
 Periodo invernale Periodo estivo E' importante sapere che 
							il 20% del calore si disperde attraverso la 
							copertura.L'isolamento accresce il valore dell'abitazione, 
							rende abitabile il sottotetto garantendone la durata 
							nel tempo.
 
 DOVE POSIZIONARE L'ISOLANTEE' fondamentale che venga posizionato sempre al di 
							sotto dello strato di ventilazione (sia ventilazione 
							sottomanto che sottotetto). In caso contrario la 
							circolazione dell'aria renderà nullo l'effetto 
							termo-isolante.
 Lo strato di coibentazione non deve presentare punti 
							di discontinuità al fine di evitare ponti termici 
							(punti sui quali si concentrano i problemi tipici 
							delle patologie da condensa).
 Deve essere posato con continuità su tutta la 
							superficie.
   
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